SEDENTARIETA’ & METABOLISMO

Benvenuti nel 2022! Nonostante l’età “avanzata” nella quale ci troviamo, osservavo un po’ perplessa come si accentui ogni giorno di più un processo in atto da decenni, per cui il progresso scientifico in realtà ci stia facendo lentamente scivolare verso una sorta di regresso.

Vogliamo volontariamente ignorare per ora la parentesi sull’intelligenza artificiale, perchè si tratta di un argomento vasto ed esula dall’obiettivo reale di questo articolo. Oggi vorrei concentrarmi su un gravoso problema che è quello della sedentarietà.

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Partiamo dall’inizio…

L’essere umano rientra nella classificazione animale come Homo Sapiens. In questa affermazione ci sono ben due cose degne di nota:

  1. Rientriamo anche noi nella classificazione animale, cioè siamo animali! Quindi, nella teoria, siamo dotati di una certa istintualità che ci guida per assicurarci la sopravvivenza (istinto primario di ogni essere vivente).
  2. Siamo definiti Homo Sapiens, perciò ci si aspetta di essere di fronte ad un essere il cui sviluppo cerebrale sia “superiore” rispetto alle altre specie, al punto da poter ospitare una cosa che definiamo coscienza.

Fatta questa premessa, andiamo all’osservazione dei fatti…

Oggi una buona percentuale del nostro tempo lo passiamo in una condizione di immobilità del corpo, ma… non stiamo meditando! Assumiamo poche posizioni durante la giornata, e la maggior parte di quelle che assumiamo sono pure scorrette. In questi ultimi due anni poi si è assistito ad un incremento della sedentarietà, specie perchè per motivi pandemici si è dovuti ricorrere moltissimo allo smart working laddove possibile. Vogliamo però guardare anche la metà mezza piena del bicchiere, e ci accorgiamo che infine tutto questo tempo a casa ha stimolato (magari anche per isteria) alcune persone a recuperare il “tempo perso”, a pensare di più al proprio corpo. Ma il quesito è: c’è consapevolezza in questo?

Non accaniamoci sfruttando lo stereotipo della globalizzazione, per cui cibi grassi provenienti dall’oltre oceano hanno inquinato una dieta bilanciata ed equilibrata come quella mediterranea! Infatti, se ritorniamo alla premessa di prima capiamo che non siamo giustificabili, perchè una certa coscienza ed un certo intelletto dovrebbero poterci permettere di scegliere che cibi mangiare. Diciamoci piuttosto che semmai c’è una pigrizia dilagante ed una disattenzione generale verso le reali necessità del nostro corpo.

Purtroppo le routine di vita attuali sono molto veloci ed incalzanti, spesso non ci forniscono il tempo adeguato per rimanere connessi con noi stessi, prima che con il resto del mondo.

E sfatiamo anche il mito che ci sia bisogno di un orologio digitale che conti i tuoi passi per ricordarti quanta strada al giorno devi percorrere per rimanere in forma.

Ragioniamo piuttosto sul fatto che è grave che molti di noi abbiano perso un naturale stimolo fisiologico quale quello del movimento!

Per un motivo o per un altro non ci ritroviamo ad essere equilibrati in una quotidianità che si possa definire sana e regolare per un qualunque animale su questo Pianeta.

Lo sviluppo dell’Homo Sapiens l’ha quindi condotto verso una singolare attitudine alla sedentarietà che, oggi più che mai (!), si traduce in posture scorrette, che a loro volta si traducono nel classico mal di schiena e via discorrendo. Ma non solo! Anche la medicina tradizionale ci dice che la sedentarietà implementa i problemi legati al metabolismo, perchè il movimento permette di mettere in circolo nel corpo una serie di ormoni che permettono di elaborare quello che mangiamo. Perciò, se non ci muoviamo, questi ormoni non vengono prodotti, e al corpo mancano degli stimoli importanti.

Ai problemi di metabolismo vanno quindi agganciandosi diversi argomenti, ma uno in particolare che è l’aumento di obesità nel mondo. In via generale per bilanciare il peso e controllare la salute del corpo, il medico ti dirà che è il caso di fare dell’attività fisica. Perchè chiaramente serve che ce lo dica un medico, il nostro cervello ed il nostro istinto sono temporaneamente fuori uso…

I problemi del metabolismo (in senso generale!) oggi sono molto diffusi. Addirittura alcune pubblicità parlano di una pandemia che non riguarda la diffusione di Virus, quanto piuttosto di un aumento globale del peso medio delle persone!

Qui c’è proprio un problema di fondo, nel senso che è quasi imbarazzante la difficoltà che il 90% del nostro tempo abbiamo nel sentire il nostro corpo. Lo sentiamo solo quando si “lamenta” manifestandoci dei sintomi, che non siamo riusciti a prevenire e allora andiamo a curare.

Nella speranza di stimolare in te un pensiero autoriflessivo e che ti metta realmente al centro della questione, e cercando di darti un filo conduttore in tutti gli argomenti che ho appena messo nel piatto, ti introduco ad un concetto che viene dallo yoga.

Lo yoga dice che il nostro corpo fisico si compone dei cinque elementi: terra, acqua, fuoco, aria ed etere (o spazio che si voglia dire). Ogni elemento porta la sua energia nel manifestare la vita all’interno di questo corpo fisico. E dentro di noi, nel nostro stomaco, risiede un’energia vitale che è quella del fuoco, si chiama fuoco digestivo. Questa energia è quella più importante, quella che ci tiene in vita! Quando questa energia è equilibrata, tutte le altre energie nel corpo lo sono a loro volta. Quando invece si ha un’alterazione di questo fuoco vitale allora si manifestano dei sintomi.

Chiaramente, come per tutte le cose, sia l’eccesso che la carenza provocano dei danni. Infatti, nel caso del sovrappeso e dell’obesità, abbiamo un carico che va a gravare sulle articolazioni, e del grasso in eccesso che “sporca” i vasi sanguigni. Nel caso dell’anoressia o della bulimia, l’incostanza nell’alimentazione e la scarsa alimentazione non permettono al corpo di rinnovare le proprie cellule, e avviene un indebolimento di tutte le nostre strutture, sistemi e apparati. Per arrivare sia ad un estremo che all’altro ci sono delle abitudini e degli alimenti (sempre secondo lo yoga) che portano più facilmente verso una direzione.

Quando abbiamo un eccesso di fuoco proviamo cose come: bruciore intestinale, reflusso acido, ma anche alitosi, diarrea, gonfiore addominale. Quando invece abbiamo un difetto di fuoco ci sentiamo stanchi, privi di stimoli, spenti anche mentalmente, costipati, …

Di fatto, quindi, questo fuoco è legato all’attività vitale dell’organismo.

Per rimanere in vita abbiamo bisogno di cibo. Il cibo è il nostro carburante, è la benzina. Il nostro fuoco digestivo è il motore, che si serve della benzina per far funzionare la macchina.

Digestione ed energia che otteniamo dal cibo

Se non assumiamo abbastanza cibo o ne assumiamo troppo creiamo degli squilibri. Nell’estremo caso in cui il fuoco arrivi a spegnersi, la persona muore. Il fuoco dentro di noi è ciò che ci tiene in vita! E questa non è solo una splendida frase dal punto di vista concettuale, ma è molto pratica nella sua essenza.

Quindi mangiare le cose giuste, al momento giusto e nelle giuste quantità aiuta a mantenere sano il nostro corpo, proprio da un punto di vista energetico. Ma fin qua nulla di nuovo credo!

Allo stesso modo, ricollegandoci al concetto di sedentarietà, l’accumulo di cibo, il non tradurre in energia fisica, e quindi in movimento, ciò di cui ci alimentiamo, provoca in noi un ristagno energetico. La nostra energia non riesce più a scorrere, è come tappare il buco della vasca da bagno e lasciarla piena per una certa quantità di tempo. Tenderà a marcire e puzzerà.


Ayurveda – Che cos’è il fuoco digestivo


Brevemente aggiungiamo che non solo il cibo, ma anche il movimento può essere in eccesso o in difetto. In entrambi i casi si incorre in problemi più o meno gravi agli apparati che ci tengono in piedi: ossa, articolazioni, legamenti e muscoli.

Ecco che l’unica soluzione diventa il prendere consapevolezza di questa vitalità in noi e prendercene cura. Come? Ascoltando il nostro corpo in modo da fornirgli sempre ciò di cui ha bisogno per mantenersi sano ed equilibrato: cibo, inclusa l’acqua, e movimento.

Quindi tutto questo lungo articolo per sensibilizzarti un pochino sulla necessità di fare del movimento e di mangiare in maniera corretta, e questo per mantenerti in buona salute e felice. Perciò, per favore ascolta il tuo corpo, cerca di dargli ciò di cui ha bisogno quando ne ha bisogno.

Magari, se lo desideri (e puoi farmelo sapere commentando) questo articolo può diventare il primo di una serie di piccoli approfondimenti su vari aspetti della vita secondo la filosofia yogica. In ogni caso, spero di averti indotto almeno un pochino a riflettere in modo critico su quello che ti viene presentato nella tua quotidianità sul piatto della cultura social nel 2022.

Buon ascolto del corpo!

Enjoy the Journey!
Samsara

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