(Ri)Leggi il titolo. Lo vedi il gioco di parole? Pensiamo ai nostri bambini. Pensiamo ai piccoli cuccioli d’uomo, alle nuove generazioni, che nascono e crescono in un mondo globalizzato, iper-connesso e dissociato dalla realtà. Un mondo dove mancano stimoli concreti, e rimangono invece molti stimoli astratti, che scorrono veloci l’uno sull’altro grazie al tocco su di uno schermo.
Tante piccole cose che, se da una parte rendono “il gioco” più semplice, dall’altra stimolano la noia facile, la mancanza di desiderio nel concentrarsi in qualcosa di più lento. Non c’è più l’attenzione ed il desiderio di concentrarsi sui dettagli. Ma soprattutto cresce l’incapacità di godere del presente, perchè il pensiero vola già al momento successivo. E questo non vale solo per le nuove generazioni…
Pensiamo infatti anche ai bambini dentro di noi. Pensiamo al nostro bambino interiore, intrappolato in un corpo ed una mente che in parte stanno aiutando questo mondo a costruirsi in questa direzione di isolamento sociale. Altro che connessione!






Come puoi vedere, in tutte le foto del mosaico di immagini che ho messo, c’è uno smartphone sempre presente. Tra tutte le immagini la più triste è forse l’ultima, quella dove padre e figlio sono seduti accanto sul divano, ma le loro persone non sono realmente accanto.
Di fatto, le tecnologie che abbiamo in mano oggi rappresentano una miglioria rispetto al passato, ma non sono altro che strumenti per trattenerci in una bolla. Crediamo di possedere il mondo in una mano, invece il mondo ci scivola accanto senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
Viene spontaneo scattare una foto col cellulare, un po’ meno rimanere fermi 5 minuti in piedi con gli occhi aperti a guardare quello che ci circonda. Se un paesaggio ci piace, se un angolo di città ci ispira, se vogliamo un ricordo con gli amici, cosa succede? Succede che un nuovo impulso nervoso si è instillato in noi… Prendiamo in mano il cellulare, sblocco schermo, apro la fotocamera e scatto. E poi? Poi via di filtri, aggiustamenti vari, e va tutto in rete per far vedere al mondo dove siamo.
Ma siamo veramente al mondo così?
L’uomo ha un’insaziabile curiosità di conoscere ogni cosa, eccetto quelle che meritano di essere conosciute.
OSCAR WYLDE
So what is curiosity?
Quindi, la curiosità è un istinto naturale, è un qualcosa che abbiamo di default nel nostro DNA, non è un optional!
Ebbene manteniamo allenata la nostra curiosità!
Stimoliamo i nostri bambini (le nuove generazioni), ma non accontentandoli e dando loro un telefono in mano purché smettano di lamentarsi. Se si lamentano vuol dire che ci stanno chiedendo qualcosa, che noi in quel momento non stiamo comprendendo. Ogni genitore è responsabile e consapevole (si spera) dei propri figli, ognuno conosce i propri polli per così dire, però questo non ci esenta dal cercare di essere sempre il modello migliore per loro. Essere sempre per loro il pozzo cui possono attingere, anche quando non conosciamo qualcosa, perchè allora è un’occasione per scoprirla assieme! Un genitore sarà sempre un modello per il bambino, proprio per il solo fatto di essere la mamma o il papà. A sua volta però il genitore penso debba elevarsi alla natura del bambino, prendendo esempio da lui e “scendendo” al suo livello. Imparando a porsi le stesse domande, ma consapevole di avere anche delle risposte grazie all’esperienza sulle spalle. Imparando a giocare, ma consapevole delle regole del gioco per far sì che nessuno si faccia male. Si tratta solo di camminare accanto.



Non credo esista la famiglia del mulino bianco, ma credo esista la capacità in ognuno di noi di mantenere per sempre il proprio potenziale in quanto essere umano.
L’essere umano è una forma di vita che gode di un immenso potere, possiede un’anima che è in grado di stare a questo mondo grazie ad un corpo ed una mente che sono potenzialmente macchine perfette.
Da tempo c’è chi cerca di screditarci e nascondere ai nostri stessi occhi il reale potere che siamo. Ecco perchè siamo più addomesticabili se ci isoliamo nelle nostre bolle tecnologiche…

Invece dovremmo esplorare, mantenerci vivi, in contatto con gli altri e con la natura, attivi e non reattivi.
Curiosity is your Super Power
Manifest your inner power in the world
La curiosità uccise il gatto, ma la soddisfazione lo riportò in vita.
PROVERBIO INGLESE
In un bambino c’è e sempre ci sarà ricchezza, stimoli naturali e curiosità. Se e solo se non si va spegnendo la natura intrinseca del bambino.
La curiosità è una delle caratteristiche più certe e sicure di un intelletto attivo.
SAMUEL JOHNSON
A tal proposito di ricordo il libro “Lo Spirito Creativo” di Goleman e co.
Personalmente ritengo che un adulto che sappia mantenere il proprio bambino interiore sempre nel mondo abbia una marcia in più. Ma soprattutto sarà un adulto che saprà come crescere futuri uomini e donne dalla mente aperta e ricettiva.
Stimoliamo i nostri bambini, facciamoli giocare e ragionare, stimoliamoli a creare ed apprendere. Servono stimoli fisici, come sviluppo di schemi motori, e servono stimoli mentali, come continua creazione e distruzione di domande e risposte. Serve mantenere attiva anche l’intuizione, lasciare che la massima espressione di creatività appartenga ai bambini, senza limitazione alcuna.







Buon divertimento!
Enjoy the Journey!
Samsara