
Titolo: Il Monaco che Amava i Gatti
Autore: Corrado Debiasi
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prima Edizione: ottobre 2020, Mondadori Libri S.p.A., Milano
Edizione corrente: 2022, finito di stampare presso Grafica Veneta S.p.A.
Numero pagine: 198
“Ringrazia la vita,
IL MONACO CHE AMAVA I GATTI
perché ogni giorno è un miracolo.
Ringrazia l’attimo,
perché hai solo questo.
Ringrazia ciò che arriva,
perché è un dono.
Ringrazia ciò che se ne va,
perché ha svolto il suo compito.
Ringrazia l’universo,
perché sei parte di esso.”
Romanzo che porta il lettore ad affrontare temi centrali dell’esistenza, valori morali, e ricerca dell’Amore nel suo senso più ampio e universale.
Tutto parte da un evento che è comune nelle vite di ognuno di noi: la malattia. Partendo dalla difficoltà nel vedere una via d’uscita dopo quella che appare come una brusca interruzione lungo il percorso, arriva la scelta: farsi schiacciare dalla depressione ed intraprendere la classica via della medicina occidentale, fatta di farmaci e psicofarmaci che spengono sintomi, cervello ed emozioni O chiedersi il perché, cercare l’origine del dolore, farsi domande e cercare le risposte nell’intimo.
Tutto parte dalla possibilità di scegliere come reagire ad un evento che scuote le fondamenta.
Attraverso il protagonista, l’autore sceglie di mettere in luce quel risveglio spirituale che spesso arriva subito dopo una diagnosi. Nel mondo occidentale quest’ultima rappresenta solitamente una sentenza… ma, nel mondo orientale, con una visione più aperta e attenta, ci si accorge che l’espressione di disequilibrio del corpo arriva da un disagio interiore, psichico o emotivo che sia. Il corpo ha la sola funzione di riflettere, e tanto più radicato e cronico è questo disagio, tanto più sarà importante ciò che ne deriva.
Per le cinque leggi biologiche ogni sintomo correla con l’espressione di un ristagno energetico nel corpo. L’energia si accumula finché non trova una via d’uscita. Se tutto rimane in equilibrio, l’energia fluisce liberamente.



Il protagonista allora parte per il suo viaggio. In India, negli ashram alla ricerca del maestro, l’incontro è scritto nelle stelle.
Una volta trovato il Suo Maestro, Kripala il protagonista (Kripala è il nome che gli viene affidato in Ashram) inizia il suo cammino. Ogni giorno il Maestro ha in serbo per lui un qualcosa di nuovo da imparare, e spesso Kripala viene mandato da altri maestri per imparare la sua “lezione quotidiana”.
Il protagonista passa attraverso degli insegnamenti che lo portano a trasformare le emozioni con cui è iniziato il viaggio, e lo portano alla comprensione più profonda della Verità che risiede già nel suo intimo.
Impara a comprendere il reale potere delle parole, lo fa scoprendo l’importanza del silenzio. Ma per riuscire a stare in silenzio ci vuole una mente calma, ci vuole saper essere presenza. Quando inizia a comprendere che tutto è essenza, impara cos’è la gratitudine e come questa aiuti a risolvere le ferite del passato, e da esse rinascere.
Solo alla fine del suo percorso, Kripala comprende che il cambiamento è un qualcosa di fluido, un qualcosa di necessario per rimanere in sintonia con la vita. Quando corpo, mente e spirito risuonano alla stessa lunghezza d’onda si è perfettamente nel Qui ed Ora, in risonanza con la Vita.
Solo quando si avverte questo stato, si può vivere l’esperienza massima: l’Amore incondizionato. L’Amore nel suo senso più puro, quello libero da catene, da desideri nascosti o da pretese egoistiche. Il Vero Amore.
Nello yoga questo risuona con la totale apertura del chakra del cuore, dopo aver purificato i canali attraverso cui passa la linfa viale, e dopo aver fatto risuonare tutti i chakra della stessa melodia.




Durante il suo soggiorno in Ashram il protagonista impara ad aprire il suo vaso di Pandora e scoprire le meraviglie che ci sono dentro, impara a squarciare il velo di Maya e a illuminare la propria vita.
Durante il suo percorso, proprio rimanendo lì in India, ben lontano dal suo paese d’origine l’Italia, trova anche il vero amore.
La donna che incontra durante il suo soggiorno lo accompagna nei suoi appuntamenti quotidiani, un po’ come Beatrice ha accompagnato Dante. Solo che questa volta i due amanti vanno assieme in paradiso, tornano assieme in Italia, con la promessa però di essere liberi assieme.
“Amarsi per ciò che siamo senza doversi adattare a nessuno. Vogliamo essere sempre perfetti, ma la realtà è che non lo saremo mai. Ciò che ci differenzia l’uno dall’altro è l’imperfezione, la diversità. Quei piccoli dettagli che creano la nostra meravigliosa unicità. Come l’amore, sempre unico e sempre diverso. Accettarsi senza compromessi è il punto di partenza per migliorarci. Divenire consapevoli di ciò che siamo e dell’amore che possiamo essere.”
Questo libro, benché abbia non molte pagine, è di una profondità e allo stesso tempo semplicità disarmanti. Onestamente mi ci è voluto diverso tempo per leggerlo, prima di riuscire a finirlo. Non è un libro pesante, ma richiede il massimo dell’apertura di mente e cuore.
Mi ha accompagnata nei miei pochi viaggi di un anno in treno, ma ho sempre ritrovato le parole giuste al momento giusto. E’ un libro che ti prende per mano, che ti accompagna, anche nel dolore, è uno di quei libri che non si incontra per caso e che non importa quando leggi, o come lo leggi, nulla viene perduto. Appena lo riprendi in mano, torni a casa.

“Ogni cosa nell’universo danza in un infinito divenire. Tutto è movimento. Tutto scorre. Tutto fluisce in una danza cosmica. Impara a danzare. Danza nell’oscurità e nella luce, danza tra le tempeste e la quiete, danza nel dolore e nella gioia. Danza sempre. Segui il flusso e lascia che l’esistenza ti conduca.”
il monaco che amava i gatti
Buona lettura…
Enjoy the Journey!
Samsara